"Lavorare stanca" è una poesia scritta da Cesare Pavese nel 1936. Il poeta descrive la fatica e l'alienazione del lavoro nelle campagne, sottolineando la monotonia e l'esaurimento fisico e mentale che caratterizzano la vita dei contadini. Pavese esprime la sua empatia per coloro che lavorano duramente per mantenere se stessi e le loro famiglie, evidenziando il senso di sacrificio e risolutezza che caratterizza il loro quotidiano. La poesia è diventata uno dei lavori più celebri di Pavese e ha ricevuto ampi elogi per la sua capacità di catturare l'essenza dei lavoratori rurali.
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